Torino e la sua provincia
3. Produzione industriale: fabbrica e conflittiProduzione industriale: fabbrica e conflitti
Se si escludono gli scioperi di novembre, nelle vicende di questo periodo conflittuale il ruolo “economico” giocato dalla Mk 1005 non è centrale, in primo luogo perché gli aspetti legati ai rapporti con le maestranze industriali e all’andamento della produzione, in gran parte bellica, sono delegati al RuK. In secondo luogo perché la sua area di competenza è considerata “depressa” sul piano delle capacità alimentari e ciò esclude l’ente da ogni contributo di questo tipo in occasione delle rivendicazioni di aumento delle razioni di cibo avanzate nei mesi seguenti dai lavoratori.
Rimane invece protagonista attraverso il braccio militare della Mk, ossia la Platzkommandantur, che attua – insieme alle SS – la repressione degli scioperi nel momento in cui assumono una veste politica, ossia a partire dalla primavera del 1944.
È il colonnello von Klass, ad esempio, a convocare e dirigere una riunione dei vertici tedeschi per valutare le azioni di contrasto allo sciopero generale del marzo 1944. Intorno al tavolo siedono il comandante del RuK Piemonte, i rappresentanti delle fabbriche interessate, il tenente delle SS, Alois Schmid, del distaccamento Sipo/SD di Torino e i dirigenti delle sezioni del Gruppo militare amministrativo – Mv.
Così come è ancora lui ad imporre nel giugno 1944, la serrata alla Fiat Mirafiori in sciopero contro la decisione tedesca di smontare e trasferire i macchinari presso il lago di Garda.
Archivio Istoreto, Lagebericht n. 10 – Sezione XI – Lavoro
Così come è ancora lui ad imporre nel giugno 1944, la serrata alla Fiat Mirafiori in sciopero contro la decisione tedesca di smontare e trasferire i macchinari presso il lago di Garda.
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La FIAT
Anche la FIAT, come le altre grandi imprese italiane, viene sottoposta al controllo diretto del Ministero degli armamenti e della produzione bellica del Terzo Reich.