LO SGUARDO DEL NEMICO: le relazioni delle Militarkommandanturen e altre fonti
Quand ch’as cantava
la Béla Gigögìn
’nsima le tàule as mangiava i tajarin.
Adès ca véini Lilì Marlen
la pansa vöja e ’l tübu pièn.
Ma mì lulì m’arven,
ma mì lulì m’arven.
(Parodia in piemontese sull’aria di “Lilì Marleen”)
Nella foto: Bundesarchiv Bild 101I-304-0608-24A, Italien, Soldaten in Panzerjäger in Ortschaft. By Bundesarchiv, Bild 101I-304-0608-24A / Funke / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, Link
La serie più importante è costituita dalle Relazioni prodotte dalle Militarkommandanturen (MK), ossia dagli Uffici che l’amministrazione militare tedesca organizza nelle province dell’Italia occupata dopo l’8 settembre 1943. Vengono costituite 18 MK; ogni ufficio è competente per il territorio corrispondente di solito a due province. In Piemonte le MK sono quattro.
Il personale che lavora nelle MK è personale militare selezionato per le competenze professionali, soprattutto, ma non solo, economiche, acquisite nella vita civile. Le relazioni mensili che gli Uffici producono a partire dall’ottobre 1943 riguardano i principali settori di attività del territorio (agricoltura, industria, servizi, trasporti ecc,) ma sono riportate anche valutazioni sulla situazione generale e informazioni relative a voci riguardanti il mondo del lavoro ed anche l’attività del movimento di resistenza. Si tratta quindi di una fonte importante non solo perchè offre informazioni di prima mano, ma soprattutto offre il punto di vista degli occupanti. Buona parte delle relazioni è ora disponibile nella traduzione raccolta nei tre volumi de Il nervo della guerra, per la cura di Nicola Labanca.
Una seconda serie di documenti è costituita dalle relazioni preparate dagli Ispettori di polizia della Repubblica Sociale Italiana (RSI), coordinati dall’Ufficio centrale dell’Ispettorato con sede presso la Prefettura di Milano. Le relazioni di cadenza quindicinale sono state recuperate dagli Istituti presso l’Archivio Centrale dello stato di Roma. Sono prodotte sulla base delle informazioni fornite dalle strutture istituzionali, economiche e sindacali della RSI e forniscono per i temi trattati un quadro “parallelo” alle relazioni prodotte dalle MK.
Infine nella terza tipologia rientrano un numero rilevante di documenti prodotti da diversi soggetti: istituzionali per la RSI (Comandi militari, Prefetture, Questure, ma anche Consigli provinciali dell’economia, Unioni sindacali fasciste, Amministrazioni comunali), organi di stampa, soggetti privati (aziende, funzionari, singoli cittadini), ma anche organismi clandestini o del movimento di resistenza.
La presenza nel sito in ogni Sezione e per ogni territorio di un certo numero di documenti, necessariamente limitata rispetto alla disponibilità, vuole offrire lo stimolo ad avvicinare il tema dello sfruttamento dei territori italiani occupati dai tedeschi. Affrontato da alcuni studi di carattere generale (Enzo Collotti, 1963, Lutz Klinkhammer, 1993) lo sfruttamento delle risorse italiane nel contesto della fase finale della guerra non ha trovato ancora, per ragioni diverse, un adeguato approfondimento né una diffusa conoscenza. E’ mancato su questo piano il riconoscimento della determinazione politica e militare ( quella suggerita dal titolo della Sezione: Lo sguardo del nemico) con cui l’amministrazione militare tedesca conduce l’opera di sfruttamento e recupero di ogni risorsa che possa alimentare la macchina della guerra totale giunta nel 1943-1944 per il Terzo Reich alla sua prova estrema.